Pampaloni and Alessandro Mendini

Triennale Milano e Fondation Cartier pour l'art contemporain in collaborazione con Atelier Mendini, presentano un'ampia retrospettiva sull'opera di Alessandro Mendini (1931-2019, Milano), architetto, designer, artista e teorico che ha segnato le rivoluzioni del pensiero e del costume del vecchio secolo e del nuovo millennio.

Il titolo della mostra, lo sono un Drago, prende spunto da uno dei suoi più emblematici autoritratti per enfatizzare la sua singolare posizione nel mondo del progetto. Rifiutando sin dagli anni sessanta la logica del tardo razionalismo, Mendini ha indicato una strada che solo superficialmente può definirsi eclettica ma che va piuttosto intesa come ammissione della complessità della Modernità: un groviglio inestricabile di flussi e di attitudini che non possono riconoscersi in un'identità univoca e stabile nel tempo.

L'esposizione, che presenta opere di vario formato, materiale e soggetto, oltre a disegni, quadri, decorazioni e descrizioni di performance, vuole restituire lo sguardo di Mendini sul mondo, la sua empatia col significato delle cose d'ogni giorno, il mistero della poesia e il lievito dell'ironia che trasformano il “banale” in una sorpresa che rivela l'incanto del quotidiano.

La mostra si articola in cinque nuclei tematici che focalizzano alcuni dei temi portanti della poetica di Alessandro Mendini quali: // complesso di Gulliver (il salto di scala Grande/Piccolo); Radical Melancholy (gli anni del Radical), Proust c'est moi (il caso Proust), Ensemble: sulla serie e le collaborazioni, Voyage autour de ma chambre o Il mistero della camera chiusa.

Una sezione speciale sarà inoltre dedicata all'autorappresentazione con un ampio nucleo di disegni di formato e tecniche differenti elaborati da Mendini dagli anni giovanili alla piena maturità.

Il percorso espositivo sarà completato e arricchito da uno speciale omaggio messo in scena da Philippe Starck.

Accompagna la mostra una pubblicazione edita da Electa che presenta, oltre al regesto di tutte le opere in mostra e a un'ampia selezione di fotografie dei principali progetti di Mendini, una serie di saggi di autori internazionali e di testimonianze di committenti e amici che ne hanno condiviso negli anni le avventure creative e progettuali.

 

Alessandro Mendini

Alessandro Mendini (1931-2019), architetto, designer, artista e critico è nato a Milano. È stato uno dei teorici e promotori del rinnovamento del design italiano. Interessato a scrivere e a teorizzare, oltre che disegnare, ha diretto le "Casabella" (1970-1976), "Modo" (1977-1981) e "Domus"(1980-1985; 2010-2011). Sul suo lavoro e su quello compiuto con Alchimia sono uscite monografie in varie lingue. Ha realizzato un mondo fiabesco di oggetti, mobili, ambienti, pitture, architetture. Ha collaborato con compagnie internazionali ed è stato consulente di varie industrie, anche nell'Estremo Oriente. Membro onorario della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, gli sono stati attribuiti tre Compassi d'Oro per il design (1979-1981 - 2014), ed è stato insignito delle onorificenze Chevalier des Arts et des Lettres in Francia, Architectural League di New York e l'European Prize for Architecture 2014 a Chicago. Ha ricevuto quattro lauree Honoris Causa a Milano, a Parigi, a Wroclaw in Polonia e a Seoul in Corea. Suoi lavori si trovano in vari musei e collezioni private. Il suo lavoro sembra avere due anime: una solitaria e introversa, e una votata all'attività di gruppo. Sono infatti molte le opere fatte da solo, ma pure molte con gruppi da lui costituiti. Ha fondato l'Atelier Mendini nel 1989 insieme al fratello architetto Francesco Mendini con cui ha progettato il Museo di Groningen in Olanda, le Stazioni dell'Arte della Metropolitana di Napoli in Italia e edifici pubblici e privati in Europa e in Asia. 

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